La firma del Trattato di Pace tra l’Italia e le potenze vincitrici della II^ Guerra mondiale avvenuta a Parigi il 10 febbraio 1947, sancì , tra l’altro, l’abbandono, da parte degli italiani, di Rodi e delle Isole del Dodecaneso, sino a quella data Governatorato italiano.
Il ritorno in Patria non solo costituiva la conclusione di una periodo storico, ma anche e soprattutto di un contesto sociale armonico e produttivo.
I valori espressi in tale ambito multiculturale potevano essere conosciuti e apprezzati nei nuovi territori nazionali ed esteri raggiunti dagli italiani del Dodecaneso.
Il legame con un passato denso di significati e incancellabile portava alla costituzione, nel 1962, dell’Associazione Lasalliana ex Alunni di Rodi ove l’aggettivo lasalliano intendeva imprimere al sodalizio un aspetto non solo distintivo, ma anche formativo quale era stato per l’intera comunità italiana del Dodecaneso, a prescindere da coloro che avevano potuto seguire gli studi presso le scuole cristiane.
Senza tralasciare il fatto che lo stesso Governo delle Isole italiane dell’Egeo aveva incentivato la convivenza pacifica tra le diverse etnie ivi presenti, ebraica, musulmana, ortodossa, cattolica, promulgando decreti e disposizioni normative atte a facilitarne il rispetto nel riconoscimento dell’obiettività.
Peraltro, la presenza nel Dodecaneso di militari delle diverse armi, aveva costituito una ulteriore opportunità per una integrazione tra gli italiani e le popolazioni locali anche attraverso unioni matrimoniali.
Da qui l’esigenza di un coinvolgimento dei profughi e reduci dalla varie isole e al conseguente loro inserimento nel nuovo atto costitutivo del 22 maggio 2013.
In sintesi l’Associazione si pone le seguenti finalità:
– testimoniare gli insegnamenti morali e civili ricevuti dai Fratelli delle S. Cristiane, nel naturale rispetto delle diverse etnie e religioni;
– promuover e divulgare la storia italiana del Dodecaneso anche nel ricordo dei sacrificio dei militari italiani che ivi persero la vita;
– favorire, promuovere e sostenere le iniziative ritenute necessarie per stabilire continue sinergie con organizzazioni similari sia nazionali che estere;
– partecipare ad accordi e collaborazioni con associazioni, enti e istituti pubblici e privati, nazionali e internazionali operanti nel campo sociale, culturale e religioso.